La ricezione e la diffusione dei modelli storiografici umanistici nel “Tirant lo Blanc” stampato a Valencia il 1490

La caduta di Costantinopoli nel maggio del 1453 ebbe un impatto significativo sulla scrittura di romanzi cavallereschi. La figura del cavaliere errante che difende Costantinopoli come capitano dell’esercito imperiale diventa allora un motivo ampiamente diffuso. Martorell visse a Napoli dal 1450 fino...

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Main Authors: Jaume Torró Torrent, Albert Lloret
Format: Article
Language:Catalan
Published: Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese – CESURA 2025-01-01
Series:CESURA
Subjects:
Online Access:https://www.cesura.info/ojs/index.php/cr/article/view/45
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Description
Summary:La caduta di Costantinopoli nel maggio del 1453 ebbe un impatto significativo sulla scrittura di romanzi cavallereschi. La figura del cavaliere errante che difende Costantinopoli come capitano dell’esercito imperiale diventa allora un motivo ampiamente diffuso. Martorell visse a Napoli dal 1450 fino alla morte di Alfonso il Magnanimo nel 1458. In quell’ambiente di corte, Martorell venne a conoscenza del progetto di crociata di Alfonso nel 1455 e 1456. In quel periodo, Martorell deve aver modificato la sua idea originaria di comporre un trattato di educazione cavalleresca, come Guillem de Varoic, e inizia a progettare il suo romanzo. Col Tirant lo Blanc, Joanot Martorell lancia una chiamata alle armi contro i Turchi per la riconquista cristiana della città. In quello stesso ambiente deve aver conosciuto la tradizione antica che definisce la storiografia come opus oratorium maxime, attraverso la quale trasforma il suo scritto iniziale in un’opera di ambizione assai maggiore. Questa concezione oratoria del Tirant è ciò che lo distingue dagli altri romanzi cavallereschi.
ISSN:2974-637X